venerdì 16 dicembre 2011
Vestiario/Bestiario, Quando gli animali si vestono alla moda
Ecco che arrivano a Roma i capi d'abbigliamento “bestiali” ideati dall'illustratore russo Vladimir Radunsky. "Perché anche gli animali devono avere un loro guardaroba, non solo nelle favole".
Questo è il pensiero dell'artista russo a cui è dedicata la mostra-installazione “Vestiario/Bestiario” promossa dal Laboratorio d'Arte del Palazzo delle Esposizioni di Roma, in occasione dell'Anno della Cultura Italia-Russia, in dialogo con la grande rassegna “Realismi Socialisti. Grande pittura sovietica 1920-1970”, che racconta la pluralità della cultura visiva sovietica, e visitabile fino all' 8 gennaio 2012 presso l'Atelier di Palaexpo.
Radunsky è un bizzarro viaggiatore, collezionista e amico degli animali. Si è formato a Mosca dove ha studiato belle arti, disegno e architettura. Poliedrico illustratore nel 1982 si è trasferito a New York, dove risiede dividendosi attualmente tra la Grande Mela e Roma, e dove ha continuato a lavorare come autore di libri d'arte realizzandone oltre trenta per bambini e ragazzi tradotti in una decina di lingue. Personaggio raffinato e anticonvenzionale, questo artista ha portato nei suoi picture books, i versi delle avanguardie poetiche russe degli Anni Venti del premio Nobel Joseph Brodsky, le ballate folk di Woody Guthrie e la grazia effimera della danza raccontata dal celebre ballerino e coreografo Mikhail Baryshnikov.
Sua ultima creazione è il libro Vestiario/Bestiario una raccolta dei suoi appunti di viaggio dove, come un personaggio delle favole, uno straordinario ed instancabile flâneur, Radunsky girovaga per il mondo, da Parigi a Londra, dalla Bolivia alla savana, dal Congo a Madras, collezionando pezzi vintage stravaganti regalati dai suoi amici animali o raccolti qua e là.
Ecco perché ogni pezzo della collezione ha una sua storia, che Vladimir ci racconta attraverso il suo libro. Leggendo il taccuino si scopre che la giungla boliviana è piena di conigli-sarti che hanno lavorato giorno e notte per cucire il vestito da sposa con strascico (3x1m) per Matilda l'Anaconda; oppure la livrea indossata dal piccione amico del portiere dell'Hotel Ritz di Parigi; la cravatta di lino e cotone (3x1m) indossata dalla giraffa Chuck, e ancora le pantofole di seta di Babar, re degli elefanti.
Ed è così che dalla sua fervida immaginazione mixata al fenomeno culturale, che quasi tutti gli animali protagonisti delle storie della nostra infanzia sono interamente vestiti come gli umani, si animano dalle pagine del libro gli stravaganti capi di abbigliamento di alta manifattura realizzati con accessori rari e preziosi che danno il là, a nuove creazioni di sartoria.
Una stravagante collezione di abiti realmente prodotti per gli animali a grandezza naturale, per veri fashionist, donando così una nuova allure allo spazio dell'Atelier di Palazzo delle Esposizioni, per mostrarli ad un pubblico all'inizio incredulo. È suggestivo sopratutto per i bambini. Stimola la loro creatività e la capacità di portare l'arte nella vita quotidiana. Risorsa fondamentale per la costruzione di proposte educative e formative.
venerdì 9 dicembre 2011
La moda italiana veste le Eroine Risorgimentali
Il tributo alle donne-eroine, il cui aiuto è stato determinante per realizzare il sogno unitario, si concretizza attraverso l'esposizione di 79 abiti che rappresentano l'espressione dell'eccellenza italiana grazie alle firme di stilisti come Salvatore Ferragamo, Gattinoni, Fendi, Max Mara, Roberto Cavalli, Laura Biagiotti, Valentino, Gianfranco Ferré, Armani, Prada, Emilio Federico Schuberth, Ermanno Scervino, Romeo Gigli, Sarli, Missoni e tanti altri. Sono circa trenta, tra le centinaia di Eroine, quelle di cui ne è stata analizzata la personalità e vestita l'anima come la principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso, moderna e ribelle, liberale e libertaria, intellettuale e combattente, è vestita da Gianfranco Ferré con un abito da sera in organza e lana, con bustino e gonna a “rete”, lavorazione a crochet con ampi volants. La sua natura di donna è esaltata anche da un altro abito in musseline di seta, impreziosito da piume di gallo e marabu di Roberto Cavalli. La Contessa di Castiglione, figura emblematica nel panorama ottocentesco, appare con un abito Alta Moda di Sarli bianco, da gran sera a spirale, in tulle plissè e pizzo, decorato da ricami di perle di fiume e paillettes. La maison Gattinoni le dedica un secondo abito a crinolina in tulle e pizzo plissè. Anita Garibaldi, compagna dell'eroe dei due mondi, rappresenta l'esempio eclatante di eroismo, passione e coraggio.
Roberto Cavalli per Cristina Trivulzio di BelGioioso
Gattinoni per Giannina Milli
Un omaggio per la sua dignità è offerto da Laura Biagiotti con poncho in lana nei toni del rosso. Mentre altri manichini indossano un abito in crinolina con cappuccio di Mila Schön e un abito rosso di Emilio Schuberth. Costanza d'Azeglio veste una gonna a petali di velluto nero su camicia bianca di Emilio Schuberth. L'austera madre di Giuseppe Mazzini, Maria Drago, indossa un classico di Salvatore Ferragamo. Eleonora Curlo Ruffini, è abbigliata con un abito di lana in cachemire a quadri, con un impermeabile a rete di Prada.
Sarli Couture per la Contessa di Castiglione
Gattinoni per la Contessa di Castiglione
Tra le garibaldine spicca Luisa Battistoni Sassi, militar look nei toni dell'oro e accessori di Francesco Scognamiglio. Le due regine, Maria Sofia di Baviera e la Regina Maria Clotilde di Savoia, entrambe in abito nero lungo in tripla organza di seta e velluto con pelliccia, gioielli e accessori, sono firmati Fendi. L'Italia risplende nel valore eroico delle sue donne e in quello patriottico delle sue giovani Eroine, combattenti armate di entusiasmo rivissute oggi grazie alla realizzazione di un trait d'union particolare tra gli stilisti più importanti del nostro Paese e quelle icone femminili. Le Signore del Risorgimento sono celebrate anche da una fulgida luce con il percorso fotografico realizzato da Paolo Belletti, che illustra la suggestione dei monumenti alle Eroine con ben 21 fotografie trattate come immagini di arte contemporanea. L'artista scultore Federico Paris, ha invece creato dei busti raffiguranti alcune importanti Signore del Risorgimento Italiano come Anita Garibaldi e la Contessa di Castiglione, che fanno da scenografia alla mostra.
Laura Biagiotti per Anita Garibaldi
Gattinoni per Caroline Crane Marsh
Scultura della Contessa di Castiglione di Federico Paris
e percorso fotografico di Paolo Bellettini
sabato 3 dicembre 2011
Apre il "Gucci Museo" a Firenze
Museo Gucci |
Cadillac di Aldo Gucci |
New Jackie e New Bamboo |
Sale del Museo |
venerdì 2 dicembre 2011
Ultima sfilata per D&G linea giovane. I marchi si fondono per una nuova realtà creativa
«Il
mercato della moda sta cambiando profondamente. Noi, di conseguenza,
ci trasformiamo. Si tratta di una presa di coscienza che ha portato a
uno sviluppo naturale. Negli ultimi anni ci siamo accorti che i
prezzi di alcune creazioni di D&G crescevano, mentre altre
di Dolce&Gabbana diminuivano. Ci è sembrato giusto,
quindi, fondere le realtà, soprattutto perché il marchio D&G è
sempre stato percepito come una parte del suo genitore, tanto da
essere a volte confuso con questo ultimo. Da qui la necessità di
fare chiarezza e di intraprendere una strada simile a quella di
Chanel: una sola tradizione, forte e riconoscibile, per tante linee
diverse».
Stefano Gabbana e Domenico Dolce |
La testimonianza di Stefano Dolce e Domenico Gabbana di unire la linea giovane alla prima linea, è oramai realtà. I due marchi si fondono, due realtà si uniscono perché D&G non muore ma cresce sempre di più, e i due stilisti lo annunciano sulle note dell'ultima sfilata a Milano, lo scorso 23 settembre 2011. Il suo DNA internazionale, sempre alla ricerca del nuovo, resta comunque ancorato all'interno dell'azienda. Molti i progetti in vista per la fusione delle due linee. Il primo è il lancio della nuova linea gioielli Dolce&Gabbana. Una collezione che riscopre la storia e l'eredità stessa dello stile della firma che riprende cammei, coralli e cornetti. Un ritorno vero e proprio al passato, alla pura sperimentazione di quello che piace fare, e che, non è più dettato solo dalle tendenze della moda. Secondo i due stilisti è proprio così che si possono vincere le nuove sfide dei mercati esteri, che ora più che mai danno grandi soddisfazioni alla casa di moda, e questa fusione senz'altro giova alla diffusione del brand su tutto il panorama mondiale.
Per quanto riguarda l'unione tra le diverse sedi, gli uffici creativi verranno raggruppati nella nuova sede di viale Piave, sopra il teatro Metropol. Le competenze verranno divise per i diversi progetti. L' ufficio comunicazione andrà in via Broggi, ex sede di D&G. E gli showroom commerciali in via Goldoni. Negli spazi originali di San Damiano, invece, debutterà un progetto nuovo. Dalle prossime stagioni il marchio D&G uscirà quindi, insieme a Dolce&Gabbana, dando più energia alle collezioni degli stilisti.
mercoledì 8 giugno 2011
Alexa Chung, Testimonial per i 100 anni di Superga
Alexa Chung, modella e conduttrice inglese è stata eletta Style Icon 2010 ai Fashion Awards. Amata da molti stilisti, di certo la Superga non se l'è lasciata scappare. Infatti Alexa è stata scelta come testimonial per i 100 anni del brand Superga, e sarà il volto della campagna P/E 2011 per il modello 2750, la sneaker bianca simbolo del brand.
Considerata una “it girl”, Alexa fa tendenza con il modellino al piede che ha fatto la storia del marchio, posando con un look scelto da lei all'insegna del simply-chic, fusione perfetta con lo stile Superga. Scelta colta nel segno per le shoes che hanno spopolato in GranBretagna. Nate nel 1911 nell'azienda torinese con la produzione di calzature con suole in gomma e poi in tela con fondo in gomma vulcanizzata, Superga è diventata col tempo leader delle pratiche sportive come tennis, pallacanestro, yachting, ginnastica.
Dopo essere stata fotografata la scorsa estate con un paio di portofino dorate ai piedi, Alexa non ha più lasciato nel cassetto l'amata sneakers, suggellando alla perfezione la liason con Superga.
La Chung, 27 anni britannica ma di origini cinesi, è diventata una fashion icon non solo per Superga. Adorata da molte griffe tra cui la britannica Mulberry, che le ha per l'appunto dedicato una borsa, la Alexa, è stata già volto noto sulle passarelle di DKNY, Pepe Jeans London, Sony Ericsson e nel 2010 è stata testimonial della fragranza Lacoste. Alexa ha inoltre firmato una propria mini collezione per il marchio americano Madewell. E' proprio vero, se funzioni nel mondo della moda, nessuno ti lascia scappare.
domenica 8 maggio 2011
It's safari time for P/E 2011
Blumarine |
E' Blumarine la prima a proporre abiti lunghi in tessuti leggeri e impalpabili con stampa animalier colorata nelle tonalità pastello. Roberto Cavalli interpreta il suo mood per eccellenza, con tuniche e pantaloni alla turca. Saranno così tigri, zebre e leopardi, i protagonisti indiscussi di questa primavera/estate 2011, guardiani del nostro guardaroba.
BluGirl |
Il suo ascendente etno-chic la farà ancora una volta da padrone richiamando mondi lontani e selvaggi alla nostra memoria. Louis Vuitton privilegia il zebrato, che vestirà caftani e abiti eleganti.
Per le più romantiche Alberta Ferretti ha scelto capi delicati e pieni di colore come pure quelli presentati da Dolce e Gabbana dove i tubini fanno perdere il fiato con i loro tessuti floreali. Rose, margherite giganti, orchidee ed edere rampicanti colorano di gusto le stoffe di borse e gli abiti in chiffon, mentre per le calzature le stampe floreali diminuiscono lasciando il posto alla matrice anni '70.
Louis Vuitton |
Dolce&Gabbana Eyewear |
MiuMiu |